
TEATRO DI ASPARETTO 2020

Un nuovo sito targato WordPress
giovedì 6 febbraio ore 20.45
presso la sala civica di via Matteotti 4
“Terre contese. Culture lingue e conflitti
sul confine orientale d’Italia 1919-1945″
relatore Costantino Di Sante
direttore dell’Istituto Storico Provinciale di Ascoli Piceno
iniziativa promossa da ANPI Sezione di Legnago e Bassa Veronese con il supporto dell’Isers di Badia Polesine
e con il patrocinio del Comune di Legnago.
La data del 10 febbraio, fissata per il Giorno del Ricordo, coincide con il giorno in cui nel 1947 venne firmato il trattato di pace con l’Italia che prevedeva la cessione alla Jugoslavia di Zara, di Fiume e dell’Istria. È innanzi tutto il risultato della seconda guerra mondiale scatenata dalla Germania, e dal fascismo, responsabile di aver condotto l’Italia in guerra a fianco dei nazisti e, sempre a fianco dei nazisti, di aver aggredito e smembrato la Jugoslavia, quest’ultima, nata dalla dissoluzione dell’Austria-Ungheria. Con l’affermarsi del regime fascista l’Italia diventò retrovia e ricovero degli Ustascia (nazionalisti croati) e del loro capo Ante Pavelic, quest’ultimo fece dell’Italia la sua sede per dirigere l’attività terroristica contro il governo Jugoslavo. Con l’aggressione italo-tedesca alla Jugoslavia (6 aprile 1941) Pavelic venne nominato capo dello stato indipendente croato. La politica di Pavelic fu improntata a una radicale pulizia etnica che produsse nel volgere di pochi anni centinaia di migliaia di vittime. Il destino di Pavelic, come quello di Draza Mihailovic, capo dei Cetnici (Serbi nazionalisti), doveva seguire quello dell’Asse, entrambi i gruppi – dopo essersi combattuti furiosamente – si sbandarono d fronte all’avanzata dei partigiani di Tito. Gli eventi consumatesi durante gli anni della seconda guerra mondiale lasciarono uno strascico di lutti e desiderio di ritorsioni che nel tribolato e contrastato confine orientale troveranno nelle foibe uno dei suoi esempi.
Sulla complesse e drammatiche vicende del confine orientale ce ne parlerà Costantino Di Sante, storico, autore di numerose ricerche tra cui quelle sull’internamento fascista, sull’occupazione della Jugoslavia e sul colonialismo italiano in Libia, collabora con l’Università di Teramo e di Roma Tre, attualmente è direttore dell’Istituto storico provinciale di Ascoli Piceno e fa parte del Consiglio scientifico dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Esperto di fonti foto-documentarie, ha realizzato numerose mostre e ha tenuto corsi di formazione sulla didattica della storia contemporanea.
INCONTRI CON L’AUTORE
SABATO 8 FEBBRAIO ORE 18
un dialogo sul valore terapeutico dell’arte nella disabilità
ma anche nella “normalità”
INCONTRO con GIANNI FALCONE
con il libro “STAZIONARIO SARA’ LEI” Smart Edizioni
un cammino dal coma alla riconquista della vita
SECONDE VITE TRA PENNELLI E SEDIE A ROTELLE
in visione la MOSTRA “CASSONETTISMO EMOTIVO
ovvero una seconda vita” di Luca Zevio
che rimarrà allestita fino al 14 FEBBRAIO
dal lunedì al venerdì ore 10-13 e 15.30-18.30
presso COMITATO ARCI LEGNAGO
Piazzetta Padre Pio, 7-37045 Legnago (Vr)
(altezza Viale Dei caduti, 44 – di fronte ingresso carrabile Comune)
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SI COMUNICA CHE L’INCONTRO DEL 28 GENNAIO
INCONTRI DI LETTERATURA
A CURA DEL PROF. FABRIZIO RINALDI
E’ ANNULLATO E RIPROPORREMO IN ALTRA DATA
SABATO 1 FEBBRAIO ORE 18.30
INAUGURAZIONE MOSTRA
“CASSONETTISMO EMOTIVO
ovvero una seconda vita”
di LUCA ZEVIO
intervengono Luca Zevio e TiEmme
con la performance sonora “ECOGLITCH”
la MOSTRA rimarrà in visione fino al 14 FEBBRAIO
dal lunedì al venerdì ore 10-13 e 15.30-18.30
presso COMITATO ARCI LEGNAGO
Piazzetta Padre Pio, 7-37045 Legnago (Vr)
(altezza Viale Dei caduti, 44 – di fronte ingresso carrabile Comune)
…Sono nato a Verona nel 1970, coltivo da oltre 20 anni la passione per la pittura, l’incisione e la decorazione. I miei punti di riferimento artistico sono Basquiat, Klimt, Escher, Picasso e Hundertwasser. Per scelta non utilizzo tele ma prediligo dipingere su diversi materiali di recupero, uso qualunque tipo di colore a mia disposizione: acquerelli, acrilici, cere, gessi, terre colorate…Oltre ai quadri, ho personalizzato un’originale tecnica decorativa, che prevede l’incisione e la pittura di manufatti in terracotta grezza. Le terrecotte sono infatti incise e decorate a mano con una tecnica “a freddo” e protette da una vernice trasparente. Adoro i colori, le forme i suoni che da sempre fanno parte della mia vita. Utilizzo i materiali più vari sperimentando e cercando l’effetto che desidero, spesso riciclando perché mi piace l’idea di una seconda vita, come dire, una seconda possibilità.
…comincia a suonare e a scrivere le sue prime canzoni all’età di otto anni. Studia chitarra classica alla scuola civica di Verona e prosegue poi la sua formazione da autodidatta.
Nel 1990 forma i Chandra, gruppo musicale nel quale in veste di cantante chitarrista, esegue i brani da lui composti.
Successivamente si dedica allo studio della batteria suonando con i Mami Mami, quartetto “alternativo” dalle sonorità hardcore/psichedeliche. Nel 1995 Luca entra come batterista/percussionista a far parte della band Ratatuja, che fonde musica popolare, rock, jazz e musica etnica.
Successivamente partecipa all’incisione di due cd, Tutebale e In Vino, girando l’Italia tra festival e locali. Nel 1999 forma i Farabrutto, in cui riprende la chitarra e canta le sue canzoni.
Con il gruppo incide due dischi (edizioni Freecom) ed ha la possibilità di suonare in tutta Italia. Il primo album, Alzare la Voce del 2005, riceve ottime recensioni dalla stampa specializzata e vince il Premio Siae Club Tenco al teatro Ariston di Sanremo. Le canzoni del disco vengono anche apprezzate dal regista Roberto Totola che le inserisce nello spettacolo “Romeo & Juliet” nel quale i Farabrutto suonano dal vivo, Luca Zevio, oltre ad avere il ruolo di cantante, recita nel ruolo di Coro/Narratore. Il secondo album, Estremoriente Mediocre Occidente del 2010, viene accolto con entusiasmo e la band realizza un tour in tutta Italia.
Attualmente Luca Zevio sta lavorando all’incisione di un terzo disco con i Farabrutto e si esibisce in una serie di concerti unplugged da solista. Inoltre si dedica a progetti alternativi come la composizione di canzoni per bambini e musica sperimentale.
22 gennaio
Sala Civica Legnago – ore 20.45,
incontro con Eugenio Iafrate, dirigente ANED,
autore della ricerca Elementi Indesiderabili,
storia e memorie di un “trasporto”,
Roma-Mauthausen 1944.
La ricerca, partita da confusi ricordi famigliari su uno zio deceduto nel tristemente noto campo di concentramento austriaco di Mauthausen, assume, con lo scorrere delle pagine, una dimensione che travalica quella per lungo tempo ricordata in un ambito solo strettamente famigliare, per diventare, attraverso un percorso segnato da orrori indicibili, il calvario che ha segnato l’esistenza di migliaia di deportati italiani. Eugenio Iafrate fornirà una ampia visione delle deportazioni includendovi la vicenda degli IMI. La deportazione: razziale e politica, nelle varie classificazioni con cui i nazifascisti classificavano coloro che erano definiti «indesiderabili», era resa possibile da una vasta rete – più o meno consapevole –, di complicità un misto di zelo e indifferenza che permetteva alla macchina repressiva, burocratica e poliziesca di funzionare. Furono tanti i «trasporti», composti da carri bestiame piombati, che viaggiarono sulle ferrovie italiane per raggiungere i luoghi della deportazione e dello sterminio. Iafrate ci racconterà di uno di questi, dei suoi occupanti e della destinazione finale che ebbe e che ebbero i suoi trasportati. Un ulteriore tassello di conoscenza dell’universo concentrazionario che l’Europa conobbe a seguito della guerra scatenata dalla Germania nazista e successivamente supportata con baldanzosa sicumera dal suo alleato fascista. L’iniziativa è promossa da ANPI Sezione di Legnago e Bassa Veronese con il supporto dell’Isers di Badia Polesine e dall’ANED di Verona con il patrocinio del Comune di Legnago.
INCONTRI CULTURALI
MARTEDI’ 21 GENNAIO 2020 ore 17.30
“Boccaccio. Il Decameron: la commedia umana”
DATA ANNULLATA
MARTEDI’ 28 GENNAIO ore 17.30
“Machiavelli. Il Rinascimento e il pensiero laico”
a cura del Prof. Fabrizio Rinaldi
contributo € 5 a incontro (gratuito studenti superiori con possibilità crediti formativi)
attività rivolte ai Soci – è possibile richiedere la tessera al Comitato
Comitato ARCI Legnago Piazzetta Padre Pio,7
(altezza Viale Dei Caduti, 44-di fronte ingresso carrabile Comune)
SABATO 18 GENNAIO
ORE 18
INCONTRO con MASSIMO RUBULOTTA
autore del libro “MAI AFFEZIONARSI A UNA RICETTA”
Edizioni Vocifuoriscena
intervento di C.S.I.S.
MaxCorso synthesizer/vocoder
Luca Crispino chitarra-electronics
Massimo Rubulotta electronics devices
in visione la MOSTRA “PASSEGGERI VIRTUALI”
di Massimo Rubulotta
che rimarrà allestita fino al 24 GENNAIO
dal lunedì al venerdì ore 10-13 e 15.30-18.30
presso COMITATO ARCI LEGNAGO
Piazzetta Padre Pio, 7-37045 Legnago (Vr)
(altezza Viale Dei caduti, 44 – di fronte ingresso carrabile Comune)
Poliedrico come il suo autore, “Mai affezionarsi a una ricetta” è un romanzo spiazzante, dove un argomento potenzialmente terribile, come quello di ritrovarsi da un momento all’altro fortemente penalizzati nella mobilità, viene trattato in punta di piedi e con il sorriso sulle labbra. I ricordi si intrecciano al presente, il prima e il dopo si rincorrono, talvolta fa capolino una punta di rabbia, mai rivolta alla nuova condizione, semmai a chi, intorno, non dà segno di comprenderla. E sembra di rivivere con l’autore ogni passo della sua vita, sembra di sentire la musica, onnipresente amante e amata, accompagnarlo prima e dopo, coniugandosi diversamente ma senza mai smettere di offrire un senso al suo tempo.Non c’è nostalgia nel riandare con la mente ai cani, amici di percorso tanto cari, oppure alla madre, fragile e dolce, e neppure alle scorribande notturne per i locali di Milano o alle bischerate compiute da bambino. Semmai la carezza del ricordo e la consapevolezza, maturata dopo, che la vita può diventare più preziosa quando ti sfida. Ed ecco nascere nuove forme di espressione, prima solo in nuce, che si affiancano alla musica, come la pittura e la poesia, e poi, naturalmente, la prima opera di prosa, Mai affezionarsi a una ricetta, che di poesia e musica è intrisa in modo indistricabile.Il libro si chiude con la silloge poetica “Cento di cento”, composta dall’autore nel corso di alcuni dei fatti narrati nel romanzo.
Associazione Teatro Aperto di Asparetto
presenta
sabato 18 gennaio ore 21
“U Parrinu
la mia storia con padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia”
di Christian Di Domenico
spettacolo patrocinato dall’Associazione LIBERA di Don Ciotti
Teatro di Asparetto
Piazza A. Manzoni, 37053 Asparetto (VR)
Tel. 346 5252052